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Con le nuove tecnologie, la vecchia forma mentis secondo la quale a partire da una certa combinazione di materiali in ingresso fosse possibile elaborare uno e un solo risultato capace di soddisfare le proprie esigenze è ormai superata.
Si tratta di un sistema che ha certamente funzionato per molti secoli, e che ha condotto naturalmente l'uomo a raggiungere risultati in precedenza inimmaginabili. Tuttavia, è un modello mentale che ostacola la creatività, che vincola l'uomo e che oggi non soddisfa più.
Con l'attuale potenza di calcolo degli elaboratori informatici è assolutamente possibile creare delle alternative, che proprio per il significato del termine stesso non sono meno soddisfacenti, anzi: contribuiscono semplicemente ad ampliare la diversità.

Tutto questo discorso potrebbe sembrare irreale e futuristico a un lettore inesperto, eppure l'ottenimento di molti risultati egualmente funzionali ma diversi sfruttando la potenza di calcolo dei computer e le conoscenze umane esiste ed è molto diffuso.
Un esempio di ciò è indubbiamente il design generativo.

 

Che cos’è il design generativo?

Il design generativo o generative design, che si applica a numerosi settori (basti pensare a quello ingegneristico, quello architettonico ma anche a quello decorativo), segue esattamente l'idea proposta in precedenza.
Chi adopera il design generativo per diversi scopi, quindi, valuta quali sono i materiali occorrenti (tenendo in considerazione anche i costi) e le caratteristiche che il risultato finale deve ottenere; in seguito, inserisce tutte queste informazioni all'interno di un software apposito e in cambio riceve centinaia, se non migliaia, di risultati perfettamente coerenti con quanto atteso.

È doveroso concentrare l'attenzione su un punto: le caratteristiche che il risultato finale deve presentare non coincidono proprio con esso, ma sono una sua parte.
Questo punto chiave è fondamentale, poiché consente di capire qual è la differenza tra il design generativo e la maggior parte delle tecniche tradizionali: queste ultime partono da un preciso oggetto finale e valutano tutto ciò che è necessario per ottenerlo, mentre il design rigenerativo supera questo vincolo alla creatività, non conoscendo né aspettandosi il risultato del lavoro (ma fissando naturalmente delle caratteristiche che devono contraddistinguerlo).

 

Come si utilizza il design generativo all'interno dell'industria?

Ci sono alcuni passi fondamentali da seguire per poter applicare il design generativo alla produzione di un oggetto, di un ingranaggio o di altri strumenti. Innanzitutto, è fondamentale disporre di un computer dalla potenza di calcolo elevatissima.
Sfruttando questa velocità di elaborazione e adoperando precisi algoritmi (componente essenziale del machine learning), il professionista fornisce alcuni input e riceve innumerevoli output, tra i quali deve scegliere per continuare il suo lavoro. Successivamente, grazie a stampanti 3D, è possibile produrre un modello in scala dell'oggetto progettato dal calcolatore, per osservarlo da vicino e in maniera decisamente più realistica. In seguito, se il risultato viene ritenuto soddisfacente, si può procedere con la produzione su larga scala.

Guarda come General Motors ha utilizzato il design generativo

 

A cosa serve il design generativo?

La risposta a questo quesito non è univoca, in quanto molto dipende dal settore al quale è applicato.
Se si immagina di sfruttare il design generativo per produrre oggetti decorativi per la casa, allora il suo obiettivo è semplicemente quello di trovare forma e dimensioni più gradevoli; ma questa tecnologia può essere adottata anche in campo architettonico per progettare appartamenti, ville ed esterni, ottenendo potenzialmente infinite combinazioni.
Senza trascurare l'applicazione ingegneristica, per la quale diventa più semplice ricavare un oggetto o un qualsiasi altro elemento troppo arduo da progettare semplicemente aguzzando la fantasia e la creatività, ma in modo che questo riesca ad assolvere perfettamente il suo compito.

 

Il design generativo è dunque una tecnologia innovativa che, sulla base delle conoscenze umane, ne amplia notevolmente la creatività.
Per i prossimi anni ci si aspetta una sua adozione sempre più estesa, il che suscita molta curiosità in merito alle sue potenzialità attualmente inespresse.